La Sicilia è una delle regioni più pittoresche della penisola italiana, anche per via di un clima favorevole ad un gran numero di colture. Paesaggi stupendi, che si intrecciano con alberi, fiumi e temperature in grado di creare un microclima perfetto per la coltivazione. È da qui che poi nascono quei prodotti tipici che hanno raggiunto standard e certificazioni a livello internazionale. In Sicilia la coltivazione degli agrumi è certamente una delle attività più importanti dal punto di vista dell’economia regionale. La coltivazione che denota la maggiore importanza è certamente quella legata alle arance di Ribera DOP e quella delle arance rosse IGP. Non si possono parimenti dimenticare gli altri gustosi e saporiti agrumi prodotti da queste terre, come limoni, mandarini, cedri e Pompelmi con le coltivazioni concentrate in modo particolare nelle aree costiere dell’isola.

La storia degli agrumeti in Sicilia

L’introduzione degli agrumi in Europa, in un primo momento, aveva un chiaro scopo ornamentale. Solamente in seguito emersero e furono individuate le proprietà benefiche per la salute dei vari frutti, che sono legate soprattutto ad un’elevata concentrazione di vitamina C. Approfondendo la questione storica, l’arancio amaro, chiamato anche melangolo, è stato portato in Sicilia da parte degli arabi, durante il VII secolo. Invece, diverse testimonianze collocano l’introduzione del cedro e del limone nel corso della fase tardo-imperiale dell’epoca Romana. Tra il 1700 e il 1800, in Sicilia, l’agrumicoltura aveva raggiunto un livello talmente alto che ebbe il merito di dare un’ulteriore spinta a tutto il territorio. Con il trascorrere degli anni sono continuate a emergere delle peculiarità che saranno tipiche di questa fantastica isola, come ad esempio l’Arancia Rossa di Sicilia. Già nel corso del 1933 si parlava, in un articolo del mensile L’Italia Agricola, di varietà che sono poi diventate famose, come Moro, Tarocco o Sanguinello.

Un elemento tipico di queste terre

Gli agrumi di Sicilia sono, in modo del tutto incontrastato, uno dei prodotti tipici dell’agricoltura siciliana. I frutti presentano un profumo a dir poco inconfondibile e non vengono impiegati solamente in cucina. Tante volte, infatti, vengono sfruttati alla stregua di addobbi che vengono usati con varie funzionalità, soprattutto legate alla tradizione popolare e nobiliare. Gli agrumi siciliani non sono legati esclusivamente all’ambiente in cui si sviluppano e dove donano i loro splendidi frutti, ma anche all’enorme diffusione riscontrata in cucina. Tra i giardini tipici sempreverdi è semplice notare in varie zone della Sicilia tante di queste coltivazioni che ormai sono diventate un vero e proprio simbolo per l’isola. In cucina l’utilizzo degli agrumi ha un forte impatto sicuramente in ambito dolciario. Tipiche sono le bucce d’arance condite che non fanno altro che scandire tutte le feste religiose della maggior importanza. Non solo, dato che vengono usate con notevole frequenza anche come piatto tipico della cucina povera come l’insalata di arance, gustosa e leggera, che si condisce spesso con finocchi, olio e cipollina. Ovviamente, l’uso in cucina si può notare anche da ricette molto più complicate ed elaborate. Un esempio molto interessante e gustoso è rappresentato dalla gelatina di mandarini, oppure è indelebile il sapore delicato della crema di limoni, unica nel suo genere con i tipici agrumi siciliani.